Perchè un’azienda NON dovrebbe aprire una pagina Facebook

Lo so, di fronte ad un titolo come quello qui sopra non solo gli strateghi del (web) marketing, ma anche i profani insorgeranno dicendo che sono fuori dal mondo. Ma le considerazioni nascono dall’analisi della realtà di moltissime aziende, della loro scelta di gestire una pagina FB, da un disillusa analisi su cosa esso sia nei suoi pilastri fondanti.

Cominciamo con lo smontare alcune banali considerazioni che vengono “vendute” ai responsabili aziendali circa il tema.

Il marketing con FB costa poco niente (e comunque meno degli altri strumenti)

Questa è una delle prime bufale che i consulenti comunicazione rifilano alle aziende. Cosa determina il costo di una presenza marketing? La tecnologia (software, servizi Cloud), la generazione dei contenuti, il monitoraggio dei risultati e l’analisi strategica.

Bene, FB vi “regala” (volutamente tra virgolette) la prima voce. Le altre due ve le pagate voi. Se realizzate una presenza sul caro vecchio Web, il costo aggiuntivo è marginale (e il risultato superiore: avrete un prodotto custom).

FB ti offre visibilità a miliardi di persone

Tralasciando di provare a capire quante aziende sarebbero in grado di raccogliere il ritorno di attenzione da parte di miliardi di persone, iniziamo a cercare di capire come questo sito ci porta questa visibilità. Vuol dire che se pubblico la mia bella paginetta, da domani ho l’attenzione di miliardi di persone? Almeno milioni? Almeno qualche centinaia? No cari miei, questa è esattamente la stessa balla che vi raccontavano per aprire il vostro primo sito Web, ricordate? “Apri il sito e sarai visibile a tutto il mondo” dicevano.

Certo, una volta aperta la paginetta (nè più nè meno che aprendo un bel sitarello) questra potrebbe essere vista da molta gente. Potrebbe. Lo sarà? Nella misura in cui FB offre miliardi di utenti, ma molti e molti miliardi di pagine, la risposta sta nella statistica. Ve la faccio breve: aprite la paginetta, domattina nessuno l’avrà guardata.

Quindi fino a qui avete speso soldi per il genio della comunicazione di turno, per il progetto, la creazione dei contenuti, il caricamento, e comunque sarete al punto di partenza, vale a dire che, in sostanza, gira e rigira dovrete investire in pubblicità.

Creare contenuti su Facebook è un buon investimento per la mia azienda

Questa è la stupidata più colossale che possono raccontarvi. Nel momento in cui voi spendete per creare quei bellissimi contenuti che devono conquistare il mondo, e li caricare su FB, voi state regalando quei contenuti ed il vostro investimento ad una azienda terza. La società FB incamera quei contenuti che voi le avete fornito gratis, e li usa per il suo core business. E’ come se vi presentaste alla Fiat portando 4 ottimi pneumatici appena comprati e dicendo: “Ve li regalo, montateli sull’auto che poi andrò in concessionaria a comprare”.

Spendere per creare contenuti FB vuol dire spendere a vantaggio (sicuro e certo) della società Facebook. Punto. Se poi questo porterà qualcosa anche a voi, beh, sono contento che vi sia andata bene. Ma non è creando valore per gli altri che si investono bene le risorse di una azienda. I biglietti della lotteria si trovano anche da ogni tabaccaio.

Con FB ho tanti dati utili su chi mi visita

Perchè, con il tracking dei siti Web no?

Si ma io voglio esserci!

E qui arriviamo al punto finale. Siccome miliardi di persone fanno regalo a FB dei contenuti con cui lei macina utili, siccome c’è la possibilità di cavarne qualcosa (tutte le lotterie hanno qualcuno che vince), siccome il vostro genio di comunicazione e marketing vi ha detto che non potete farne a meno (tanto vi costa poco no? vedi sopra), voi vi rassegnate e volete aprire la vostra paginetta.

Ok, se volete farlo fatelo, ma non dimenticate quello che vi ho fatto notare. E, in coerenza, prendete un paio di piccoli e banali accorgimenti:

  1. NON create contenuti esclusivi per FB e non pubblicate direttamente i vostri contenuti su FB. State facendo un investimento per crearli, no? E allora siatene proprietari, teneteli sotto il vostro controllo, siate liberi di riutilizzarli! Createvi il vostro per sito Web personale (un WordPress integrato nel sito aziendale vi costa comunque poco niente se puntate all’apparente costo zero!), usate quello come target principale, pubblicate lì le vostre creazioni. E solo dopo richiamatele nella pagina FB, rilanciandole, cercando di fare la vostra sospirata rete di contatti. Se possibile usate le API di automazione: il vostro focus è pubblicare sul vostro spazio, FB è un rilancio.
  2. NON fate mai progetti che hanno in FB il focus principale. Fate progetti completi, in cui il pezzettino FB è un tassello periferico.
  3. studiate e ricordate la storia, e tenete presente che FB non è il destino ineluttabile dell’umanità. E’ un software, è un monopolista, è una azienda. Tante ne sono nate e morte, soprattutto tante sono passate di moda. Chi ha detto che fra qualche anno FB sarà ancora di moda e i contenuti che gli avete affidato, dopo aver speso per crearli, saranno ancora nelle vostre mani riutilizzabili per la nuova moda del marketing?

Post Author: Bruno